Lecce (venerdì, 09 maggio 2025) —. Un gesto semplice ma carico di significato: nella sua prima uscita pubblica dopo l’elezione, Papa Leone XIV ha sorpreso tutti tornando nel luogo dove ha vissuto negli ultimi anni, il Palazzo del Sant’Uffizio.
di Valeria Russo
Era la sua casa fin dal 2023, quando ricopriva il ruolo di prefetto del Dicastero per i vescovi. Ieri sera, il nuovo pontefice è sceso nel cortile dell’edificio vaticano per salutare il personale e i residenti, stringere mani, lasciarsi fotografare con loro e impartire una benedizione spontanea. Un momento informale, ma che ha subito fatto notizia per la sua umanità e per il desiderio del Papa di non dimenticare chi gli è stato vicino prima dell’elezione. Dall’altra parte dell’Oceano, intanto, arrivano le prime parole di John Prevost, fratello maggiore del neoeletto pontefice. «È stato un momento scioccante. Ero al telefono con mia nipote e non riuscivamo a crederci. Poi il cellulare, l’iPad e il telefono di casa sono impazziti», ha raccontato ai media americani. John, 71 anni, ex preside di una scuola cattolica, ha ricordato con emozione l’infanzia trascorsa nella periferia sud di Chicago, dove lui e i suoi due fratelli sono cresciuti con un padre sovrintendente scolastico e una madre bibliotecaria. «Abbiamo avuto un’infanzia normale», ha detto. «È un po’ strano, ma tutti e tre sapevamo fin da piccoli cosa volevamo fare». Robert, ha spiegato John, «sapeva che sarebbe diventato prete da quando ha imparato a camminare. Un vicino di casa una volta gli disse che un giorno sarebbe diventato Papa. A quanto pare, ci aveva visto lungo». Il legame tra i due fratelli è rimasto stretto anche nei giorni immediatamente precedenti al Conclave. John ha raccontato di aver parlato con Robert alla vigilia dell’assemblea cardinalizia. «Abbiamo discusso di nomi. Gli avevo detto di non scegliere Leone perché sarebbe stato Leone XIII e io trovavo il numero sfortunato. Ma evidentemente ha fatto qualche ricerca e ha deciso di aggiungere uno». Con la scelta del nome Leone XIV, il nuovo pontefice richiama esplicitamente Leone XIII, autore della celebre enciclica Rerum Novarum, e simbolo dell’impegno della Chiesa nel campo sociale. Un chiaro segnale della direzione che intende imprimere al proprio pontificato: radicamento nella dottrina, attenzione ai più deboli e uno stile sobrio, vicino alla gente. Il ritorno al Palazzo del Sant’Uffizio e la benedizione spontanea rappresentano un primo sguardo su questo nuovo stile: niente trionfalismi, ma la volontà di restare vicino a chi lo ha conosciuto come semplice vescovo e cardinale. Un Papa che non dimentica da dove viene.
Last modified: Maggio 9, 2025