Cursi – Lecce (giovedì, 1 agosto 2025) — Il Palazzo De Donno a Cursi ospita il 1° e il 3 agosto Corpi Celesti, festival dedicato alla fotografia, alle arti visive e performative. L’iniziativa è promossa dall’Ecomuseo della Pietra Leccese e da 34° Fuso nell’ambito del programma regionale Luoghi Comuni, e rappresenta l’evoluzione del progetto Intrance, realizzato nel 2021 e curato dall’artista e fotografa Alessia Rollo.

di Nicola De Dominicis

Corpi Celesti nasce come naturale prosecuzione della collaborazione tra 34° Fuso e Rollo, ora ampliata grazie al coinvolgimento dell’Ecomuseo di Cursi.

Al centro della riflessione collettiva proposta dal festival c’è il corpo umano, inteso come spazio d’espressione, resistenza, trasformazione. Attraverso mostre, performance, talk, proiezioni e laboratori, il festival propone un percorso artistico e politico che mette in discussione stereotipi sociali, geografici e sessuali, spingendo a riconsiderare il corpo come territorio di consapevolezza e cambiamento.

In un’epoca segnata da forti tensioni sociali e politiche, il corpo diventa linguaggio, protesta e possibilità di riscrittura culturale. Il festival si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione culturale promosso dall’Ecomuseo, custode di progetti che intrecciano memoria collettiva, archivio visivo e comunità.

La mostra fotografica – visitabile fino al 31 agosto tra Palazzo De Donno e il Parco Rimembranze – raccoglie nove progetti artistici: La Candelora a Montevergine di Alessandro Gattuso documenta un rituale queer; Memorie del transitare di Grace Martella racconta la transizione di genere nel Sud; The Bears di Alejandra Carles-Tolra esplora il binomio sport-identità; Gloria Oyarzabal in Woman go no’green decostruisce il genere in chiave postcoloniale; Héroes del Brillo di Federico Estol trasforma i lustrascarpe in supereroi.

Completano l’esposizione Females, a Sicilian story di Ornella Mazzola; E tu, perché sei nero? di Rubén H. Bermúdez sull’identità afro-spagnola; Transito di Roberto M. Tondopó sulle mascolinità non conformi; Spirits unseen di Myrto Papadopoulos sulle donne Pomak; e Viaggio della sposa e interramento di Rossella Piccinno, riflessione performativa sulla libertà femminile.