Lecce – Un atto di straordinaria umanità e solidarietà ha avuto luogo all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove una donna di 49 anni, deceduta nel Reparto di Anestesia e Rianimazione a causa di una emorragia cerebrale, ha donato i propri organi. Dopo la dichiarazione di morte encefalica, i familiari hanno dato il loro consenso, permettendo così di salvare diverse vite. Il cuore, i polmoni, il fegato, i reni e le cornee della donna sono stati prelevati e destinati a pazienti in attesa di trapianto.
di Nicola De Dominicis
Il prelievo, avvenuto lo scorso venerdì, ha coinvolto un grande numero di professionisti del “Vito Fazzi”: medici anestesisti, chirurghi, infermieri e personale della Direzione medica, tutti impegnati in un’operazione complessa e coordinata. Il Reparto di Anestesia e Rianimazione, guidato dal dottor Giuseppe Pulito, ha lavorato in sinergia con il Gruppo operatorio e con specialisti di diverse discipline per assicurare che la donazione si svolgesse nel rispetto dei più alti standard medici ed etici. A supervisionare l’intero percorso di donazione di organi e tessuti è stata la dottoressa Donatella Mastria, coordinatrice ospedaliera del programma.
La Direzione strategica dell’ospedale ha espresso profonda riconoscenza verso tutti gli operatori coinvolti, sottolineando l’importanza di questo gesto come esempio di altruismo e speranza. In una fase di dolore immenso, la famiglia della donna ha scelto di trasformare una perdita in una possibilità di vita per altri, compiendo un gesto che va oltre la tragedia personale e assume un valore collettivo.
Questo episodio ricorda quanto la cultura della donazione sia fondamentale e quanto il sistema sanitario, con le sue professionalità e il suo impegno costante, rappresenti un presidio di umanità concreta. Ogni donazione è una rinascita, non solo per chi riceve un organo ma anche per una comunità intera che riconosce nel dono la forma più pura di solidarietà.
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Last modified: Ottobre 27, 2025

