Lecce (mercoledì,16 luglio 2025) –– Non ha prodotto risultati positivi l’incontro tra USB Lecce e i vertici di ASL e Sanitaservice. Il sindacato ha chiesto, infatti, l’intervento della Prefettura per aprire un tavolo di confronto urgente.
La protesta nasce dalla mancata attuazione di quanto previsto dalla delibera regionale n. 1933 del 2016, che imponeva l’istituzione di nuove postazioni per ambulanze e automediche nella provincia.
di Nicola De Dominicis
Il dirigente USB Lecce, Gianni Palazzo, ha denunciato anche l’aggravarsi delle condizioni operative del servizio 118, dove, per sopperire alla carenza di personale medico e infermieristico, si è deciso di attivare auto mediche prive di medici e infermieri, con gravi rischi per la sicurezza sia degli utenti sia degli stessi autisti-soccorritori, costretti a svolgere mansioni non di loro competenza.
Di fronte all’assenza di risposte concrete, USB Lecce ha formalmente chiesto alla Prefettura di convocare tutte le parti in causa per trovare una soluzione che salvaguardi sia l’efficienza del servizio di emergenza che i diritti dei lavoratori. “Il servizio 118 arriva del tutto impreparato alla stagione estiva – ha dichiarato Palazzo – e se oggi ancora regge è solo grazie all’impegno straordinario del personale”.
Altro punto critico riguarda il mancato pagamento del premio Covid ai lavoratori, promesso con un accordo sindacale e atteso dal 2021. Una promessa disattesa che aggrava ulteriormente il malcontento del comparto sanitario locale.
USB Lecce sarà ascoltata oggi stesso dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, e ha già ottenuto un’audizione presso la Commissione Sanità della Regione Puglia, prevista per il 16 luglio. L’incontro sarà l’occasione per riportare l’attenzione sulla situazione drammatica del servizio di emergenza della provincia.
Last modified: Luglio 16, 2025

