Borgagne di Melendugno, Lecce (giovedì, 16 ottobre 2025) — Ancora un grave incidente sul lavoro sconvolge il Salento, confermando quanto la sicurezza nei cantieri resti una questione tutt’altro che risolta. Questa mattina un operaio di 57 anni è precipitato da un’impalcatura mentre lavorava in un cantiere edile a Borgagne, piccola frazione di Melendugno, riportando ferite gravissime.
di Nicola De Dominicis
L’incidente si è verificato in via Alessandro Volta, dove erano in corso lavori di ristrutturazione su un edificio privato. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava effettuando un sopralluogo sul tetto dell’immobile, probabilmente per verificare lo stato degli interventi in corso, quando ha perso l’equilibrio, cadendo nel vuoto. L’impatto è stato violento e le sue condizioni sono apparse subito critiche.
I colleghi hanno dato immediatamente l’allarme, e sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, che hanno prestato le prime cure in loco. L’operaio è stato poi trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata. La prontezza dei soccorsi non ha cancellato, tuttavia, la gravità dell’accaduto, che riporta al centro dell’attenzione l’emergenza legata alla prevenzione degli incidenti in ambito lavorativo.
Sul luogo dell’infortunio sono arrivati i Carabinieri della locale stazione e gli ispettori dello Spesal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) dell’ASL di Lecce, incaricati di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza previste nei cantieri. Saranno le loro indagini a stabilire se vi siano state eventuali negligenze o mancanze nelle procedure operative.
Episodi come questo, purtroppo sempre più frequenti, mettono in luce quanto sia ancora necessario rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro, soprattutto in settori ad alto rischio come l’edilizia. Il lavoro deve rappresentare una forma di dignità per l’essere umano, di affermazione sociale e personale, mentre a ogni caduta, ferita, o persino vita spezzata, rimane solo la paura, e lavorare non dovrebbe mai fare paura, mai.
Sono necessari maggiori controlli, ma non solo. Bisogna che attecchisca una cultura del lavoro nuova che porti, una volta per tutte, a potersi rifiutare di correre pericoli nel corso della propria attività professionale. In definitiva, occorre una nuova e assoluta coltura del NO al lavoro a rischio, in qualsiasi forma.
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Last modified: Ottobre 16, 2025

