Bagnolo del Salento (sabato 25 ottobre 2025) – La piccola comunità salentina si prepara a vivere un nuovo appuntamento di straordinaria intensità culturale e spirituale: la musica barocca tornerà a risuonare tra le navate della Chiesa di San Giorgio Martire, domenica 26 ottobre alle 19.30, grazie al concerto del Festival Organistico del Salento, diretto dal maestro Francesco Scarcella. L’evento vedrà protagonisti Mattia Cotardo e Fabio Gnoni, impegnati in un viaggio sonoro che attraversa secoli di tradizione musicale europea, da Antonio Vivaldi a Johann Sebastian Bach, con tappe tra le invenzioni di Frescobaldi, Handel, Leo, Zipoli e Insanguine, fino a una pagina contemporanea firmata L. A. Di Chiara.
di Nicola De Dominicis
Sarà l’organo storico del XVIII secolo, opera di un anonimo maestro pugliese, a dare voce a questo itinerario musicale. Restaurato nel 1984 dal maestro P. Bevilacqua, lo strumento conserva ancora oggi la purezza timbrica e l’anima originaria della tradizione organaria locale. Ogni nota, nelle mani di Cotardo, diventa memoria viva di un’arte che unisce rigore e sentimento, mentre il violino di Gnoni tesse un dialogo luminoso tra virtuosismo e spiritualità.
Ma l’essenza dell’evento va oltre la semplice esecuzione musicale: è un incontro tra arte, storia e fede, un’esperienza in cui la musica diventa linguaggio universale di bellezza e meditazione. Il Festival Organistico del Salento, che da anni promuove la valorizzazione dei luoghi sacri e degli strumenti storici, si conferma così come uno dei presìdi culturali più autentici del territorio, capace di coinvolgere un pubblico sempre più attento e partecipe.
Attraverso la riscoperta di suoni antichi e l’interpretazione di capolavori senza tempo, l’appuntamento di Bagnolo del Salento invita a riflettere sul valore della memoria musicale e sulla sua capacità di parlare al presente, perché in fondo tra passato e presente non c’è mai vera rottura, ma un filo continuo senza fine, in questo caso un filo di note.
Un evento suggestivo, raffinato, non solo un concerto ma una vera e propria esperienza da vivere come testimonianza di continuità tra passato e futuro, e dove la devozione si traduce in armonia, mentre la musica diventa spazio di condivisione e di emozione collettiva, uno spazio d’arte e sacro allo stesso tempo.
Immagine: locandina dell’evento.
Last modified: Ottobre 25, 2025

