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Libere di scrivere: la libertà della parola nel carcere di Lecce

Monteroni di Lecce, Lecce – Giovedì 6 novembre, alle ore 18.00, presso la residenza universitaria “Lopez y Royo” di Monteroni di Lecce, sarà presentato Libere di scrivere, il nuovo volume pubblicato da Edizioni Esperidi, nato dall’esperienza del laboratorio “Libere di leggere”, attivo nella sezione femminile della Casa Circondariale di Borgo San Nicola. Un progetto corale e profondamente umano che dà voce a un gruppo di donne detenute che, attraverso la scrittura, hanno scelto di rivelarsi, raccontarsi e riconquistare la parola come gesto di libertà.

di Nicola De Dominicis

L’iniziativa rappresenta molto più di una semplice presentazione letteraria: è un incontro tra mondi che raramente dialogano. Dopo i saluti istituzionali, interverranno Paola Martino, fondatrice del laboratorio, e Maria Mancarella, garante dei diritti delle persone private della libertà personale. A moderare la serata sarà l’editore Claudio Martino. Al centro della discussione, il valore trasformativo della parola scritta, che diventa strumento di riscatto, relazione e consapevolezza per chi vive una condizione di isolamento.

Il progetto “Libere di leggere” è nato anni fa come spazio di condivisione e crescita, e oggi si concretizza in un libro che raccoglie versi, emozioni e frammenti di vita autentica, restituendo dignità a chi troppo spesso viene definito solo attraverso la propria colpa. Come ricorda Maria Mancarella, il lavoro dei volontari “offre ai detenuti e alle detenute l’opportunità di acquisire competenze e di ridurre il senso di solitudine, creando un ponte con la società esterna”. La scrittura, in questo contesto, assume una funzione terapeutica e civile: rompe il muro del pregiudizio e restituisce voce a chi la società tende a silenziare.

Il laboratorio, grazie all’impegno costante delle sue volontarie, ha contribuito negli anni a favorire il dialogo e l’integrazione, mostrando che anche dietro le sbarre può nascere un percorso di rinascita personale e collettiva. Il progetto si lega inoltre a un gesto concreto di solidarietà: l’intero ricavato del volume sarà destinato all’acquisto di beni a favore delle detenute di Borgo San Nicola, trasformando la parola in azione.

In un tempo che tende a semplificare e giudicare, “Libere di scrivere” ricorda che la libertà non è solo un luogo fisico, ma una condizione dell’anima, e che la cultura può essere la chiave per riconquistare se stessi.

Immagine: locandina dell’evento.

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Last modified: Novembre 5, 2025
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