Lecce (martedì, 17 giugno 2025) — Ha riaperto ufficialmente ieri sera la foresteria per i braccianti extracomunitari di Boncuri, alle porte della zona industriale neretina. Accanto alla storica Masseria Boncuri, la struttura torna a essere un punto di riferimento nazionale nel campo dell’accoglienza etica e sostenibile.
di Valeria Russo
Nella prima notte sono stati circa cinquanta i lavoratori ospitati nei moduli abitativi, ma il numero è destinato a crescere con l’avvio della stagione agricola.
Per il 2025, la gestione operativa è stata nuovamente affidata al Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani, organizzazione con esperienza educativa e logistica. La mensa sarà invece curata dalla Fondazione Fare Oggi, braccio della Caritas Diocesana, che garantirà pasti bilanciati nel rispetto delle abitudini alimentari delle diverse comunità. Il tutto in un quadro di regole definito da un regolamento rinnovato, frutto del coordinamento tra Prefettura, Comune, Regione e realtà del terzo settore.
Tra le principali novità: l’adozione di un sistema di accesso tramite badge elettronico, il rafforzamento delle misure di sicurezza e sanitarie e il vincolo della permanenza alla stipula di un contratto di lavoro regolare. Su impulso della Regione Puglia, verrà sperimentato un nuovo modello di compartecipazione ai costi: gli ospiti contribuiranno con una piccola quota simbolica, mentre i datori di lavoro verseranno un contributo proporzionato al numero di lavoratori impiegati e alla durata dell’impiego.
Una scelta precisa, fondata sul principio che i costi dell’accoglienza non possano gravare esclusivamente sulla collettività, ma debbano coinvolgere anche le imprese che beneficiano del lavoro stagionale.
“Queste innovazioni segnano un importante passo in avanti verso una gestione più giusta, condivisa e strutturata – spiega Agostino Indennitate, portavoce del sindaco Pippi Mellone e referente per i rapporti istituzionali –. Dal 2016 ad oggi siamo passati da una logica emergenziale a un sistema stabile e sostenibile, costruito con lungimiranza, dialogo e collaborazione tra pubblico e privato. Tutto questo senza costi per il bilancio comunale, grazie al sostegno dell’Unione Europea e della Regione Puglia”.
La foresteria, oggi considerata un modello in tutta Italia, rappresenta il frutto di un lavoro iniziato anni fa anche con la visione condivisa del compianto Stefano Fumarulo, ed è diventata un presidio contro fenomeni di sfruttamento, caporalato, marginalità e degrado.
L’obiettivo finale resta chiaro: promuovere una filiera agricola trasparente e rispettosa dei diritti umani, tutelare il territorio e valorizzare le produzioni locali attraverso una gestione dell’accoglienza che sia non solo efficace, ma anche equa e dignitosa. Un impegno che continua, stagione dopo stagione, a trasformare la Puglia in laboratorio di buone pratiche.
Last modified: Giugno 17, 2025