Lecce (lunedì 3 novembre 2025) –– Una complessa esercitazione di sicurezza portuale ha trasformato per qualche ora il porto di Otranto in uno scenario di emergenza. La Capitaneria di Porto di Gallipoli, in qualità di Autorità designata in materia di security portuale, ha coordinato un’operazione che ha simulato la presenza di un ordigno esplosivo a bordo di una nave passeggeri ormeggiata in banchina, con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle procedure operative previste in casi di minaccia terroristica.
di Nicola De Dominicis
L’esercitazione, diretta dalla Prefettura di Lecce, ha visto la partecipazione congiunta di numerosi reparti: la Guardia Costiera di Otranto, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco e il personale del 118, insieme al team di security dell’impianto portuale e all’equipaggio della nave da crociera “La Belle Adriatique”, con a bordo 166 passeggeri e 49 membri d’equipaggio.
Lo scenario operativo ha preso avvio da una comunicazione urgente inviata dalla Prefettura attraverso i canali di sicurezza del Ministero dell’Interno, in cui si segnalava la presenza di una bomba a bordo. Immediatamente sono scattate le procedure di emergenza, con la sospensione di tutte le operazioni portuali e l’attivazione delle misure di sicurezza della nave e del porto. L’equipaggio ha avviato le operazioni di “bomb search”, scandagliando gli spazi interni per individuare l’oggetto sospetto.
Il ritrovamento di un presunto ordigno di fabbricazione artigianale ha reso necessario l’intervento del Nucleo Artificieri dei Carabinieri, giunto da Lecce, e l’evacuazione immediata della nave. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono stati accompagnati in un’area di sicurezza, mentre le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza presidiavano il mare circostante per interdire la navigazione.
Gli artificieri, dopo aver ispezionato il dispositivo con apparecchiature radiografiche, ne hanno confermato la pericolosità e hanno proceduto al brillamento controllato in un’area sicura. Solo dopo la completa bonifica, i passeggeri sono potuti rientrare a bordo e le normali attività portuali sono riprese.
L’esercitazione, spiegano dalla Capitaneria, ha rappresentato un test importante per valutare il coordinamento tra le diverse forze coinvolte e migliorare la capacità di risposta in scenari di emergenza ad alta complessità, in linea con gli standard internazionali di sicurezza marittima.
Last modified: Novembre 4, 2025

