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Portoselvaggio si conferma centro nevralgico per la ricerca scientifica: studio su biodiversità, clima e ambiente alla Palude del Capitano

Lecce (sabato, 14 giugno 2025) — Portoselvaggio, da gioiello naturalistico a punto di riferimento internazionale per la ricerca ambientale. È alla Palude del Capitano, nel cuore del parco regionale di Portoselvaggio e Torre Uluzzo, che si concentrano in queste settimane attività scientifiche di rilievo europeo: tra progetti internazionali, dottorati e campagne di monitoraggio, il sito si trasforma in un vero e proprio hub di studio multidisciplinare.

di Valeria Russo

A coordinare buona parte delle operazioni è Apogon, centro di speleologia sottomarina attivo dal 2002, con sede a Nardò. Grazie al supporto di università italiane ed estere, il sito è oggi teatro di analisi idrogeologiche, biologiche e morfologiche. I primi importanti monitoraggi sono partiti il 28 maggio, con l’avvio di uno studio sul particolato atmosferico – ovvero le particelle sospese nell’aria – condotto dalla dottoranda Dalila Peccarrisi dell’Università del Salento.

Ricercatori da tutta Europa per il progetto “Anchialos”

Negli ultimi giorni, la Palude del Capitano ha accolto un gruppo di studiosi provenienti da Lanzarote, in collaborazione con il CNR di Bari, nell’ambito del progetto di ricerca “Anchialos”, coordinato dall’Università di Bari e dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli. L’iniziativa vede coinvolti anche ricercatori degli atenei di Stoccolma, Madrid, Sassari e Modena-Reggio Emilia, che nel corso dei prossimi mesi si alterneranno nel sito.

Tra i protagonisti locali figura lo speleologo e biologo marino Michele Onorato, originario di Nardò, attualmente impegnato in un dottorato triennale sotto la guida del professor Mario Parise. Il progetto si protrarrà fino a ottobre 2026, con il supporto operativo del Comune di Nardò, che ha concesso ad Apogon l’utilizzo della “Casa del Capitano”: una struttura recentemente trasformata in laboratorio scientifico e stazione meteo, quest’ultima gestita dalla meteorologa Elisa Gatto.

Da sito degradato a centro d’eccellenza

Un traguardo importante per un’area che, come ricorda Raffaele Onorato, presidente di Apogon e figura storica della speleologia pugliese, era fino a pochi anni fa vittima di incuria e atti vandalici. “Abbiamo restituito dignità scientifica a un luogo straordinario, trasformandolo in un laboratorio a cielo aperto, oggi frequentato da studiosi di tutta Europa”, afferma con orgoglio.

A testimonianza del crescente riconoscimento, anche la Società Speleologica Italiana ha concesso il proprio patrocinio alle attività in corso: nei prossimi giorni è attesa a Nardò la visita del presidente nazionale Sergio Orsini.

La Palude del Capitano si afferma così non solo come scrigno di biodiversità, ma anche come modello di riconversione ambientale e scientifica, in cui natura, ricerca e tutela del territorio convergono in un unico grande progetto condiviso.

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Last modified: Giugno 14, 2025
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