Lecce (mercoledì, 15 ottobre 2025) — In Italia sembra sempre di più che il diritto alla salute stia diventando un privilegio, non un diritto garantito, o quanto meno un servizio molto costoso e per nulla alla portata di tutti.
di Nicola De Dominicis
Infatti, sempre più persone, soprattutto al Sud, rinunciano a curarsi: non solo per le interminabili liste d’attesa del servizio pubblico, ma anche per l’impossibilità economica di affrontare le spese di visite e cure private. È un fenomeno che colpisce duramente le fasce più fragili della popolazione, rendendo evidente un’emergenza sanitaria e sociale di portata nazionale.
A Lecce, la Caritas Diocesana, diretta da Don Nicola Macculi, ha deciso di trasformare la denuncia in azione concreta. Negli ultimi anni, infatti, è aumentato il numero di persone indigenti che posticipano o rinunciano a trattamenti medici essenziali, persino quelli odontoiatrici o specialistici. Di fronte a questa realtà, la Caritas ha promosso un progetto di assistenza sanitaria diffusa, reso possibile dal sostegno determinante della Fondazione Roma, che ha finanziato quasi interamente il programma.
Venerdì pomeriggio, in Piazza Duomo a Lecce, saranno presentati i risultati di questa alleanza solidale: un Ambulatorio Mobile Polidiagnostico, capace di portare visite e controlli specialistici nei luoghi del bisogno; un Ambulatorio Odontoiatrico attrezzato, per intervenire sui problemi dentali spesso ignorati per motivi economici; e infine un Veicolo Multifunzionale e un Centro per Disabili, destinati a garantire inclusione e assistenza continuativa alle persone con disabilità.
L’iniziativa, illustrata da Salvatore Renna, responsabile del progetto sanitario di Caritas Lecce, rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra Servizio Sanitario Nazionale, volontari e associazioni cattoliche. L’obiettivo è creare una rete operativa in grado di portare la salute dove mancano le risorse, valorizzando il contributo di medici e operatori che mettono le proprie competenze al servizio della comunità.
L’intervento della Fondazione Roma, il primo di questa portata nel Sud Italia, è stato descritto dai suoi rappresentanti come “una risposta concreta ai bisogni delle comunità più fragili”. Un messaggio chiaro: la solidarietà può davvero colmare i vuoti lasciati dalle istituzioni.
A concludere l’incontro, Don Macculi delineerà le prospettive future di un impegno che vuole farsi modello nazionale di contrasto alla povertà sanitaria, riaffermando che nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra curarsi e vivere con dignità.
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Last modified: Ottobre 15, 2025
