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TAR Lecce: stop ribassi unilaterali dei Comuni su canoni rifiuti

Lecce (giovedì, 9 ottobre 2025) –– Il TAR di Lecce ha emanato un’importante sentenza per il cambiamento nella complessa gestione dei corrispettivi per i servizi di igiene urbana in Puglia. Il tribunale amministrativo ha infatti stabilito che i Comuni non possono ridurre unilateralmente il canone dovuto ai gestori dei rifiuti una volta che questo sia stato validato dall’AGER (Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti).

di Nicola De Dominicis

Il pronunciamento, firmato dal presidente Nino Dello Preite e dall’estensore Paolo Fusaro, arriva dopo il ricorso di una delle principali aziende del settore, difesa dall’avvocato Luigi Quinto, contro un Comune della provincia di Brindisi che aveva applicato una riduzione arbitraria del canone rispetto alla cifra approvata da Ager.

Il TAR ha accolto il ricorso, ribadendo un principio fondamentale: una volta che l’Agenzia regionale valida il piano economico-finanziario predisposto dal Comune insieme al gestore, quel canone diventa vincolante e non può essere modificato dall’ente locale.

La vicenda affonda le radici nel quadro normativo introdotto da Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che dal 2020 definisce le modalità per calcolare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Il sistema prevede che Ager verifichi la conformità dei piani economici comunali, assicurando che i corrispettivi riconosciuti ai gestori rispecchino costi reali e garantiscano l’equilibrio economico-finanziario del servizio.

Tuttavia, in Puglia molti Comuni avevano interpretato questa normativa in modo disomogeneo: alcuni ritenevano il canone Ager definitivo e obbligatorio, altri invece pensavano di poterlo correggere, applicando ribassi unilaterali. Il risultato era stato un diffuso contenzioso tra enti e operatori.

La decisione del TAR pone dunque fine a un clima di incertezza, riaffermando che nessun Comune può modificare un importo già validato dall’autorità competente. Secondo l’avvocato Quinto, la sentenza “rafforza il principio di leale collaborazione tra gestori e amministrazioni” e può contribuire a migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, evitando ulteriori dispute legali.

In sostanza, il tribunale salentino ha ribadito che la governance dei rifiuti non può essere terreno di improvvisazione: la certezza delle regole è condizione indispensabile per una gestione efficiente e trasparente del servizio pubblico.

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Last modified: Ottobre 9, 2025
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