Crita – Festival delle arti fa tappa a Collepasso e Bagnolo: tra ironia, memoria e teatro civile

Lecce (mercoledì, 30 luglio 2025) – Prosegue il viaggio di Crita – Festival delle arti, rassegna teatrale e musicale itinerante che attraversa i comuni del Salento con spettacoli, incontri e performance in luoghi non convenzionali. Ideato da Gabriele Polimeno e Mary Negro, il festival propone eventi di qualità nelle aree interne, valorizzando borghi e comunità attraverso la cultura.

di Nicola De Dominicis

Giovedì 31 luglio, alle 21, al Palazzo Baronale di Collepasso, Crita ospita Chiara Becchimanzi con Terapia intensiva, ultimo capitolo della sua trilogia psicologica che mescola stand-up comedy, teatro e satira. Dopo Terapia di gruppo e Terapia d’urto, Becchimanzi torna a esplorare l’ignoranza contemporanea con ironia, coinvolgendo il pubblico in una riflessione tagliente e divertente.

Il giorno seguente, venerdì 1° agosto, Crita incontra il progetto Fata a Bagnolo del Salento per dare vita a “Intrecci di storie”, un cartellone condiviso all’interno del parco Vincenzo Iaconisi. Ospite speciale sarà Mario Perrotta, drammaturgo e attore salentino, con la prima tappa del suo Manuale di sopravvivenza. Lo spettacolo è tratto da Terra matta di Vincenzo Rabito, diario epico e crudo di un uomo qualunque, raccontato con una lingua viva e sgrammaticata. Il progetto, articolato in quattro tappe, guida il pubblico attraverso la vita di Rabito, tra guerra, emigrazione e resistenza quotidiana.

L’ottava edizione del festival ruota attorno al tema “Piantati in asso”, un gioco di parole che richiama sia il radicamento alla terra (in riferimento al Canale dell’Asso), sia il senso di abbandono. L’acqua, come metafora, diventa simbolo di rinascita, cultura e arte: beni vitali che, come spiegano i direttori artistici, “dissetano l’essere umano”.

Nato per “gridare” e “modellare” il territorio, Crita trasforma luoghi inattesi in spazi culturali: piazze, frantoi, palazzi e parchi diventano teatro di esperienze condivise. Il festival è prodotto dalla cooperativa Ventinovenove con il sostegno di Jata Aps, Puglia Capitale Sociale 3.0 e numerosi partner pubblici e privati.