Lecce (mercoledì, 22 ottobre 2025) –Tensione crescente nel settore della sicurezza ospedaliera: venerdì 24 ottobre i lavoratori della Securpol, azienda che gestisce la vigilanza armata negli ospedali della provincia di Lecce, scenderanno in sciopero e manifesteranno davanti alla sede della ASL Lecce, in via Miglietta. La protesta, organizzata dalla USB Lecce, nasce come risposta a una gestione definita “autoritaria” e insensibile ai diritti dei lavoratori, accusata di ignorare le norme contrattuali e i tempi di riposo previsti dalla legge.
di Nicola De Dominicis
Secondo il sindacato, la situazione è diventata ormai insostenibile: settimane lavorative oltre le 53 ore, turni frammentati che tengono i dipendenti in servizio potenziale per l’intera giornata – dalle otto del mattino fino alle undici di sera – e riposi contrattuali negati senza giustificazione. Un modello organizzativo che, oltre a compromettere la qualità della vita dei lavoratori, si riflette anche sulla sicurezza nei presidi ospedalieri.
Come denuncia Gianni Palazzo, dirigente USB, “molte postazioni risultano scoperte, esponendo a rischi concreti pazienti, medici e operatori sanitari”. Un’accusa pesante, che mette in discussione l’efficienza complessiva del servizio e chiama in causa anche la responsabilità della ASL Lecce, ente appaltante.
Il sindacato sottolinea di aver più volte tentato il dialogo con la direzione aziendale, proponendo soluzioni per la rimodulazione dei turni e il rispetto dei tempi di riposo, ma senza risultati: anche l’ultimo incontro del 21 ottobre si è concluso con un mancato accordo.
“Le condizioni imposte dalla società sono inaccettabili – ribadisce Palazzo –. Non è solo una questione sindacale, ma un tema di interesse pubblico: la sicurezza di chi lavora e di chi si cura negli ospedali dipende anche dal rispetto dei diritti di chi vigila.”
La USB chiede quindi un intervento immediato al direttore generale della ASL, invitandolo a verificare il rispetto degli obblighi contrattuali e a valutare se l’affidamento dell’appalto possa ancora considerarsi compatibile con i principi di legalità e tutela dei lavoratori.
Lo sciopero di venerdì sarà, per molti vigilanti, non solo una protesta ma un grido di dignità: “i lavoratori non sono merce”.
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Last modified: Ottobre 22, 2025

