Scritto da 12:56 pm Attualità, Lecce, Top News

Bracconaggio nel Salento, la mattanza continua: specie protette nel mirino

Lecce (mercoledì, 15 ottobre 2025) — Un profondo segnale d’allarme è quello che arriva dal Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Calimera, dove negli ultimi giorni si è registrato un preoccupante aumento di ingressi di fauna protetta ferita da colpi d’arma da fuoco. Un fenomeno che, secondo gli operatori del centro e il Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, si intensifica puntualmente con l’apertura della stagione venatoria.

di Nicola De Dominicis

Gli ambientalisti parlano senza mezzi termini di “mattanza di specie protette”. Il Salento, denunciano, è diventato terreno di caccia illegale dove poiane, gheppi e altri rapaci vengono colpiti con fucili e pallini di piombo. L’ultimo caso riguarda una poiana ritrovata a Surbo, in stato di shock, con una frattura esposta all’ala destra. Radiografie e accertamenti veterinari hanno confermato che è stata colpita da una fucilata. A pochi giorni di distanza, un gheppio impallinato a Nardò, in località Pagani, è stato recuperato in condizioni gravissime, con una frattura alla zampa e versamenti polmonari causati dai pallini conficcati nel corpo.

Le immagini e le testimonianze dei volontari descrivono animali agonizzanti, incapaci di muoversi, trascinati dal vento o distesi sull’asfalto. Al Cras, i veterinari lottano ogni giorno per salvarli, ma le possibilità di reintroduzione in natura restano minime: le ferite da arma da fuoco compromettono in modo irreversibile la capacità di volo, condannando molti esemplari a una sopravvivenza in cattività.

Il Coordinamento per la tutela della fauna chiede ora un intervento immediato alle istituzioni regionali. In un appello rivolto ai candidati alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro e Luigi Lobuono, gli ambientalisti sollecitano un piano concreto di contrasto al bracconaggio, con più controlli, sanzioni severe e campagne di sensibilizzazione.

Dietro ogni animale ferito, spiegano, c’è una ferita inflitta anche all’ambiente e all’immagine del territorio. Il bracconaggio non distrugge solo la fauna, ma mina la reputazione del Salento e della Puglia intera, cancellando anni di impegno per la tutela della biodiversità e della legalità ambientale.

Immagine libera di repertorio da Pixabay.com.

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Last modified: Ottobre 15, 2025
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