San Cataldo – Lecce (giovedì, 1 agosto 2025) — Non si è ancora placato l’incendio divampato ieri sera nella marina leccese di San Cataldo. Le fiamme, alimentate dal forte vento, hanno ripreso vigore dopo le 3 di notte, incenerendo nuovamente ampie porzioni di macchia mediterranea, lambendo abitazioni e avvicinandosi pericolosamente alla riserva naturale de Le Cesine e all’aeroporto “Lecce-Lepore”.
di Nicola De Dominicis
L’incendio era sembrato sotto controllo grazie a un imponente intervento notturno da parte dei vigili del fuoco, della protezione civile e dell’Arif. Le squadre avevano operato fino all’alba con mezzi speciali per contenere e bonificare l’area colpita, ma all’alba, complice il vento, le fiamme si sono ravvivate, costringendo i soccorsi a un nuovo massiccio intervento.
La zona interessata è quella nei pressi della vecchia strada per Lecce, in località Fondone, fino allo svincolo per Vernole. L’incendio ha colpito anche la pineta circostante, espandendosi rapidamente nonostante l’azione coordinata delle squadre antincendio. I residenti, preoccupati, hanno rilanciato l’allarme nelle prime ore del mattino.
A denunciare una situazione divenuta ormai strutturale è Davide Stasi, amministratore di un condominio della zona, che sottolinea come da anni i cittadini chiedano interventi di prevenzione, a fronte di una mancata manutenzione delle pinete e di una crescente emergenza incendi.
La memoria collettiva torna al maxi rogo di due anni fa, quando l’intera località turistica fu evacuata tra panico, danni alle abitazioni e intossicazioni leggere tra i cittadini.
Anche oggi, l’emergenza ambientale a San Cataldo si ripropone con forza: ogni incendio rappresenta una ferita al territorio, con la perdita di flora, fauna e sicurezza per i residenti. Le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso, nella speranza che le condizioni meteo non aggravino ulteriormente la situazione.
Tag: Cronaca, San Cataldo Last modified: Agosto 1, 2025

