Lecce (giovedì, 23 ottobre 2025) — Due episodi distinti ma uniti dalla stessa drammatica dinamica familiare hanno scosso il Salento nelle ultime ore. A Supersano e a Ugento, due genitori sono stati costretti a chiedere l’intervento dei carabinieri per difendersi dai propri figli, entrambi giovani, entrambi violenti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Lecce, si sono concluse con due arresti e il trasferimento dei responsabili presso la casa circondariale di Borgo San Nicola.
di Nicola De Dominicis
Il primo caso si è verificato a Supersano, dove un padre, ormai esasperato dalle continue richieste di denaro e dalle aggressioni fisiche e verbali del figlio ventitreenne, ha chiesto aiuto ai carabinieri. Secondo la ricostruzione, il giovane – in evidente stato di agitazione e presumibilmente dipendente da sostanze stupefacenti – avrebbe tentato di estorcere denaro per acquistare droga, colpendo il genitore e la sua compagna, che ha riportato lesioni refertate in ospedale. Anche all’arrivo dei militari il ragazzo non si sarebbe calmato, anzi, avrebbe cercato di aggredirli, finendo arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il secondo episodio si è consumato a Ugento, dove una madre ha trovato il coraggio di denunciare il figlio di 24 anni dopo mesi di minacce, insulti e richieste di denaro. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione locale hanno rivelato un quadro di violenza domestica reiterata, culminato nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I due casi riportano in primo piano una realtà sempre più diffusa e difficile da accettare: quella dei genitori vittime dei propri figli, una forma di violenza familiare ancora poco denunciata ma in crescita. Dietro questi episodi si celano spesso fragilità psicologiche, dipendenze e contesti familiari logorati, dove la paura o il senso di colpa impediscono di chiedere aiuto.
Il Comando provinciale dei carabinieri di Lecce ha ribadito l’importanza della denuncia come atto di coraggio e protezione, ricordando che ogni vittima può contare su una rete di sostegno composta da centri antiviolenza, servizi sociali e istituzioni locali. Solo attraverso la collaborazione tra forze dell’ordine e comunità è possibile spezzare il silenzio che circonda queste tragedie domestiche.
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Last modified: Ottobre 23, 2025
