Scritto da 11:54 pm Lecce, Attualità, Top News

Giovani talenti e ricerca scientifica al centro della Blue Economy: Brindisi ospita conferenza e concorso sull’acquacoltura sostenibile

Lecce (venerdì, 16 maggio 2025) — Innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale si confermano le parole chiave per il futuro dell’acquacoltura e della maricoltura. Se ne è discusso nei giorni scorsi a Brindisi, in occasione della conferenza “Strumenti innovativi e condivisione di esperienze per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura e maricoltura”, evento che ha visto la partecipazione di esperti, ricercatori e rappresentanti del mondo istituzionale.

di Valeria Russo

In parallelo, si è svolto il concorso di idee “Blue Future! Young Ideas for Tomorrow’s Aquaculture”, che ha coinvolto studenti e giovani ricercatori provenienti da ogni parte d’Italia. Le iniziative hanno messo in luce l’entusiasmo e la competenza delle nuove generazioni, pronte ad affrontare le sfide della Blue Economy con proposte concrete, innovative e rispettose dell’ambiente marino. A distinguersi, tra tutti i partecipanti, è stato il team formato da Francesco Zangaro, Francesca Marcucci, Maria Dolores De Donno, Ludovico Schifa e Giovanni Sibilio, composto da giovani universitari, dottorandi e assegnisti di ricerca. Il loro progetto si è imposto per originalità e qualità scientifica, conquistando il primo premio del concorso. Il successo ha portato Zangaro e Marcucci, insieme al professor Maurizio Pinna dell’Università del Salento, responsabile scientifico del Centro di Ricerca di Acquatina di Frigole, fino al Senato della Repubblica. Nella prestigiosa Sala Capitolare di Palazzo della Minerva, durante la conferenza “La bellezza della sostenibilità”, i giovani ricercatori sono stati premiati dalla Levi-Montalcini Foundation. A consegnare il riconoscimento è stata l’ingegnera Piera Levi Montalcini, nipote del Premio Nobel Rita. Nel corso dell’evento, il gruppo UniSalento ha illustrato l’idea vincitrice e i recenti sviluppi delle ricerche scientifiche condotte nell’ambito di progetti nazionali e internazionali. Tra questi spiccano il National Biodiversity Future Centre (NBFC), coordinato per UniSalento dal professor Alberto Basset, Pro-Coast (Horizon Europe) e BlueDiversity (Interreg Italy–Croatia), di cui l’ateneo salentino è capofila sotto la direzione del professor Pinna. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Pinna – è promuovere modelli di sviluppo sostenibile, inclusivi e replicabili, capaci di supportare una Blue Economy equa e resiliente, anche attraverso strumenti innovativi come il DNA ambientale (eDNA) per il monitoraggio della biodiversità». Le ricerche condotte finora hanno già generato risultati rilevanti grazie all’adozione di tecnologie all’avanguardia e metodologie non invasive, con un focus particolare sulla laguna di Acquatina di Frigole, Sito Natura 2000 e banco di prova privilegiato. Il Centro di Ricerca UniSalento, definito da Pinna un “laboratorio vivente”, si conferma così un punto di riferimento per la didattica, la ricerca e la terza missione, contribuendo in modo concreto alla salvaguardia degli ecosistemi marini e allo sviluppo sostenibile del territorio.

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Last modified: Maggio 16, 2025
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