Lecce (mercoledì, 30 aprile 2025) — Cambio al vertice dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo: il biologo Marco D’Adamo è stato nominato nuovo direttore della riserva, succedendo a Paolo D’Ambrosio, che ha guidato l’Amp per quasi vent’anni, contribuendo in modo decisivo alla sua crescita e al suo riconoscimento a livello nazionale e mediterraneo.
di Valeria Russo
L’incarico è stato conferito a seguito di un bando pubblico e ufficializzato con una determina firmata lo scorso 4 marzo dal segretario comunale Pierluigi Cannazza, che ha gestito temporaneamente l’Amp. D’Adamo, 48 anni, brindisino di origine ma da tempo residente a Lecce, porta con sé una solida esperienza nel settore ambientale. La sua carriera lo ha visto alla guida di importanti realtà come il Parco regionale del Mar Piccolo di Taranto fino all’ottobre 2024 e, nel 2020, del Parco naturale regionale “Litorale di Ugento”. Curriculum che ha convinto la commissione esaminatrice e che ora gli affida il compito di consolidare e potenziare uno dei gioielli naturalistici più estesi e importanti d’Italia. “L’obiettivo dell’Amp di Porto Cesareo – ha dichiarato il neo direttore – deve essere quello di proseguire nel solco tracciato in questi anni, rafforzando le politiche di tutela ambientale, la salvaguardia della biodiversità marina e la valorizzazione del nostro meraviglioso litorale. Ma soprattutto, dobbiamo affrontare con coraggio e innovazione le nuove sfide del cambiamento climatico e dell’impatto antropico sul mare”. D’Adamo ha sottolineato l’importanza di una visione integrata dell’ambiente marino, in cui uomo e natura possano convivere armoniosamente, puntando su modelli di sviluppo sostenibile e su una rinnovata educazione ambientale rivolta alla comunità e ai turisti. A salutarlo e augurargli buon lavoro sono stati il presidente del Consorzio di gestione dell’Amp, Pasquale Coppola, insieme ai sindaci dei due Comuni consorziati, Silvia Tarantino per Porto Cesareo e Pippi Mellone per Nardò. La sfida ora è mantenere alto il prestigio dell’Area marina protetta, consolidandone il ruolo non solo come presidio ecologico ma anche come laboratorio di innovazione, ricerca e partecipazione territoriale.
Last modified: Aprile 30, 2025