Scritto da 7:58 am Lecce, Politica, Top News

Predissesto a Lecce: Pankiewicz accusa Salvemini di silenzio sui conti comunali

Lecce (martedì 14 ottobre 2025) –– È ancora aperto il dibattito sulla necessità del predissesto dichiarato dal Comune di Lecce durante la precedente amministrazione. A rilanciare la questione è il consigliere comunale di maggioranza Bronek Pankiewicz, capogruppo di Prima Lecce, che accusa l’ex sindaco Carlo Salvemini di non aver ancora risposto al quesito cruciale posto dall’attuale prima cittadina Adriana Poli Bortone: su quale massa passiva si è realmente basata la decisione di avviare il piano di risanamento finanziario?

di Nicola De Dominicis

Secondo Pankiewicz, l’amministrazione Salvemini avrebbe fornito dati incongruenti tra il rendiconto del 2022 e le successive delibere del 2024. Nel primo documento si indicava un disavanzo complessivo di oltre 56 milioni di euro, mentre due anni dopo la massa passiva da ripianare veniva ridotta a 24 milioni di euro, come riportato nella delibera consiliare n. 47 del 15 aprile 2024. Un cambiamento che, secondo la Corte dei Conti, richiede chiarimenti urgenti: l’ordinanza n. 133/2025, infatti, chiede di spiegare perché le stesse voci di debito compaiano due volte, sia nel piano di rientro sia nel disavanzo di amministrazione.

Per il capogruppo di Prima Lecce, la discrepanza potrebbe essere il frutto di un errore contabile o, come ipotizza la sindaca Poli Bortone, di un atto di “cinismo politico” in vista delle elezioni. Pankiewicz si chiede come sia stato possibile dichiarare il predissesto basandosi su una massa passiva di oltre 50 milioni, salvo poi ridurla a 24 milioni a fine mandato.

La polemica, però, va oltre la contabilità: secondo Pankiewicz, la decisione di Salvemini ha “paralizzato la città”, bloccando investimenti e attività amministrative. Per questo, invita l’ex sindaco e la minoranza a collaborare con l’attuale amministrazione nel fornire alla Corte dei Conti i chiarimenti necessari. Solo così, afferma, si potrà ristabilire fiducia nei confronti di un ente locale che oggi deve gestire gli effetti di una scelta “sciagurata”.

In conclusione, Pankiewicz invoca un gesto di trasparenza e responsabilità: Salvemini – sostiene – dovrebbe spiegare non solo ai giudici, ma soprattutto ai cittadini, i motivi di una decisione che ha inciso profondamente sulla vita finanziaria e amministrativa di Lecce.

Immagile: logo ufficiale Prima Lecce.

Condividi la notizia:
Last modified: Ottobre 14, 2025
Close