Lecce (venerdì, 20 giugno 2025) — Con l’arrivo dell’estate, la Puglia torna a fare i conti con temperature roventi che superano spesso i 40 gradi. Se le spiagge offrono un rifugio rinfrescante, lo stesso non si può dire per i campi agricoli, i cantieri e le strade dove ogni giorno migliaia di persone continuano a lavorare, spesso sotto un sole implacabile.
di Valeria Russo
Per rispondere a questa emergenza crescente, la Regione Puglia ha adottato una nuova ordinanza anti-caldo, firmata dal presidente Michele Emiliano, con l’obiettivo di garantire condizioni di lavoro più sicure durante le ore più critiche della giornata.
Stop al lavoro all’aperto nelle ore più calde
Il fulcro del provvedimento è chiaro: nei giorni in cui il sistema Worklimate segnala un rischio elevato per il benessere termico, sarà vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16:00. Una misura preventiva semplice ma fondamentale, pensata per proteggere chi lavora in ambienti esterni e ad alto rischio, come operai, braccianti agricoli, muratori e manovali.
L’ordinanza mira non solo a tutelare la salute dei lavoratori, ma anche a responsabilizzare i datori di lavoro. È infatti previsto l’obbligo di adottare una serie di accorgimenti per ridurre l’esposizione al calore estremo, come l’anticipo dell’orario di inizio turno, pause frequenti in aree ombreggiate, distribuzione di acqua potabile e utilizzo di abbigliamento adeguato. Inoltre, è richiesta la rotazione del personale per evitare sforzi prolungati in condizioni climatiche proibitive.
Un’estate sempre più estrema
Non si tratta di un’emergenza episodica. Negli ultimi anni, anche a causa dei cambiamenti climatici, le ondate di calore sono diventate sempre più intense e persistenti. In Puglia, il caldo non è più solo una parentesi afosa, ma una condizione prolungata che espone a seri rischi per la salute pubblica. Il vento di scirocco, anziché portare refrigerio, spesso contribuisce a rendere l’aria ancora più soffocante.
Tutele rafforzate per i soggetti più fragili
L’ordinanza riserva un’attenzione particolare ai lavoratori più vulnerabili. Anziani, donne in gravidanza, persone con patologie croniche e lavoratori migranti saranno oggetto di sorveglianza sanitaria rafforzata, con controlli medici periodici e specifici da parte dei professionisti della medicina del lavoro. Un modo per intercettare precocemente i segnali di sofferenza fisica legati all’esposizione prolungata al calore.
Una risposta concreta, in attesa di soluzioni strutturali
Se è vero che un’ordinanza non può fermare il riscaldamento globale, può però rappresentare un passo importante verso un modello più attento alla salute e alla dignità del lavoro. In un’estate che promette di essere tra le più torride degli ultimi anni, la Regione Puglia lancia un messaggio chiaro: la tutela della vita e del benessere dei lavoratori non è negoziabile. E anche un semplice divieto nelle ore centrali della giornata può fare la differenza.
Last modified: Giugno 20, 2025