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Gemmato in visita al Centro ILMA: “Una casa della prevenzione, modello di sanità sostenibile”

Lecce (domenica, 15 giugno 2025) —  “Un modello di sanità preventiva e partecipata, frutto di un’intuizione illuminata e del contributo diretto della comunità salentina”.

di Valeria Russo

Così il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha definito il Centro ILMA (Istituto per la Lotta ai Tumori dell’Area Mediterranea), visitato nel pomeriggio di venerdì alle porte di Gallipoli. Il centro, promosso e in fase avanzata di realizzazione dalla LILT di Lecce, si propone come un polo d’eccellenza multidisciplinare dedicato interamente alla prevenzione oncologica.

Sorto su una ex cava di sette ettari bonificata e riconvertita, il Centro rappresenta una delle realtà più innovative del Mezzogiorno nel campo della sanità pubblica non ospedaliera, fortemente voluto dall’oncologo Giuseppe Serravezza, storico fondatore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori leccese.

Un progetto nato dal basso, esempio di cittadinanza attiva

Il Centro ILMA è stato interamente finanziato da donazioni private, senza alcun contributo pubblico nella fase costruttiva. L’obiettivo è offrire gratuitamente servizi che vanno dalla ricerca scientifica sulle cause ambientali dei tumori, alla diagnosi precoce, fino al supporto riabilitativo, psicologico e domiciliare per i pazienti oncologici, oltre a un’intensa attività di divulgazione scientifica rivolta alla popolazione.

“È straordinario vedere quanto possa fare il volontariato quando è mosso da una visione e da una forte motivazione etica,” ha affermato Gemmato. “Il Ministero della Salute considera la prevenzione una delle sue priorità strategiche. Questo progetto si inserisce perfettamente in quella linea, contribuendo anche alla sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.”

Le istituzioni locali in prima linea

Alla visita hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’ASL Lecce Stefano Rossi, accompagnato dalla responsabile degli screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.

Gratitudine e orgoglio sono stati espressi dalla presidente della LILT Lecce, Simonetta Pepe, e dall’oncologo Carmine Cerullo, coordinatore del Comitato scientifico: “Il dottor Serravezza ha sempre parlato di un ‘ospedale per sani’ – ha sottolineato Cerullo – e questo centro nasce proprio per evitare che le persone si ammalino. Ringraziamo il Sottosegretario per l’attenzione e confidiamo in un sostegno concreto del Ministero”.

Una rete territoriale già attiva, ma servono nuovi fondi

Le attività del Centro si integreranno con la rete territoriale della LILT, che oggi conta 36 ambulatori in provincia e offre assistenza domiciliare oncologica in cinque distretti socio-sanitari. Le ricerche sono già iniziate con lo studio sulla genotossicità dei suoli in 52 comuni del Salento, ma per il completamento del Centro è necessaria una dotazione tecnologica all’altezza.

“Abbiamo bisogno del sostegno di tutti – ha aggiunto Pepe – per attivare pienamente il Centro e renderlo operativo nel più breve tempo possibile. È una sfida per contrastare le disuguaglianze sanitarie e garantire accesso alle cure anche a chi oggi rinuncia per motivi economici o logistici”.

Il progetto, frutto di un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, si avvale anche del supporto di testimonial d’eccezione, come gli attori Helen Mirren e Taylor Hackford, da tempo impegnati nella promozione della campagna di raccolta fondi.

Per contribuire alla causa è possibile destinare il 5×1000 alla LILT Lecce, oppure consultare il sito ufficiale www.legatumorilecce.org o contattare la segreteria al numero 0833.512777.

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Last modified: Giugno 15, 2025
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