Lecce (lunedì, 30 giugno 2025) — Se fosse un bollettino meteorologico, diremmo che sul mercato del lavoro salentino spirano brezze tiepide e discontinue. A tratti incoraggianti, a tratti stanche. Il 22esimo report settimanale di Arpal Puglia ci consegna un’immagine che potremmo definire, con cautela, “movimentata”: 690 posizioni aperte nella provincia di Lecce, distribuite in 223 annunci. Che non saranno certo un miracolo, ma neanche una disfatta.
di Valeria Russo
A trainare la carretta, com’è prevedibile in estate, è il turismo, con 154 occasioni che – tradotte – significano camerieri in cerca di ombrelloni, receptionist in apnea, cuochi con la valigia sempre pronta. Ma dietro al turismo sgomitano anche le costruzioni (123 posizioni), un segnale che l’edilizia non smette di reinventarsi, tra bonus e ponteggi.
Poi c’è l’agroalimentare (78 offerte), dove la terra continua a chiedere mani e braccia, e la sanità (62 inserimenti), che per definizione non conosce stagione. Più giù, il mondo industriale e metalmeccanico (47 posizioni) che resiste al tempo e al progresso, e i trasporti (37), che si confermano settore vivace, sempre in bilico tra benzina e futuro elettrico.
E poi i settori “in secondo piano”, ma non per questo meno reali: il tessile e le telecomunicazioni viaggiano affiancati con 25 possibilità ciascuno. Il benessere si difende con 11 offerte, le pulizie arrivano a 12, gli uffici e l’informatica si fermano a dieci. In coda, come spesso accade nella società dello spettacolo, ci sono lo spettacolo stesso e l’educazione, con due offerte ciascuno. Meglio di niente. Peggio di tutto.
Intanto, 16 posizioni sono riservate alle categorie protette, e altre nove a persone con disabilità, promemoria necessario di un Paese che – almeno in teoria – non dovrebbe lasciare indietro nessuno. Se poi vi piacciono i viaggi, sei tirocini formativi e alcune occasioni all’estero (grazie alla rete EURES) vi aspettano con lo zaino in spalla.
Il lavoro? In certi casi… su ruote
Nel frattempo, il Camper del Lavoro – che è una specie di ufficio mobile con le idee chiare e le gomme gonfie – continua il suo tour nelle province del profondo Sud Salento. Dal 30 giugno al 4 luglio, lo vedremo a Gagliano del Capo, Melpignano, Morciano di Leuca, Nardò, Presicce, Castrignano (sia de’ Greci che del Capo) e infine a Santa Maria di Leuca, a guardare il mare mentre distribuisce curricula.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con associazioni e consorzi locali, ha un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: portare i servizi del lavoro dove spesso il lavoro non arriva, o arriva tardi, o arriva mascherato da caporalato. Per questo il progetto si inserisce nel più ampio contenitore delle azioni per la legalità, contro lo sfruttamento, a favore – si spera – della dignità.
Tra hamburger e fichi d’India
Non mancano poi i grandi classici del reclutamento collettivo. A Galatina, l’apertura del nuovo McDonald’s ha attirato 159 candidati, 112 dei quali hanno affrontato colloqui in presenza, e persino due collegamenti in video da Palermo e Cagliari (perché il fast food, si sa, è un fenomeno nazionale). Il tutto all’interno della strategia regionale, non a caso ribattezzata #mareAsinistra – una cosa che sembra una poesia di Caproni e invece è solo una campagna di comunicazione.
A Nardò, invece, in occasione di “Boncuri, un’altra storia” – iniziativa anticaporalato con tanto di foresteria – si sono registrate 83 candidature, 38 colloqui, sei aziende agricole coinvolte e 17 iscrizioni alle liste agricole. Anche qui, piccoli numeri. Ma buoni, se seminati nel modo giusto.
In conclusione
Il lavoro c’è. O almeno, qualcosa che gli somiglia. Occorre cercarlo, a volte rincorrerlo, a volte crederci nonostante tutto. Ma non si può dire che manchi del tutto. Gli annunci ci sono, i camper pure. Il problema, forse, è che da troppo tempo chiediamo al lavoro di darci non solo da vivere, ma anche un senso. E questo, nei report settimanali, non lo si trova scritto.
Last modified: Giugno 30, 2025