Scritto da 2:20 pm Lecce, Attualità, Top News

Il mare d’estate e la zampa dell’amico fedele

Legge (martedì, 24 giugno 2025) — Arriva l’estate e insieme all’invasione dei teli a fiori e dei racchettoni, riaffiora un dubbio esistenziale che tormenta il cane d’oggi e il suo umano: si può o non si può, sguinzagliare la felicità in riva al mare?

di Valeria Russo

Il quesito, in fondo, è semplice: Fido può venire con noi in spiaggia? Ma la risposta, come spesso accade in Italia, è un dedalo normativo dove l’abbaio incontra il regolamento comunale.

In linea teorica, sì: con un po’ di buonsenso e una buona dose di pazienza, si può. Ma la pratica richiede una mappa aggiornata delle cosiddette “spiagge dog friendly”, che sono come le oasi nel deserto: rare, preziose, e quasi sempre private. Alcune spiagge libere, bontà loro, accettano l’ospite a quattro zampe ma più per tolleranza che per entusiasmo. E quindi, prima di caricare il cane in auto e partire con la testa piena di sogni salmastri, è meglio informarsi. Sempre.

Lui, il cane, è disposto a tutto: sopportare la sabbia tra i polpastrelli, l’odore di crema solare, persino l’umiliazione del cappellino con le orecchie. Ma noi umani dobbiamo rispettare alcune regole basilari. Tipo non trasformare la battigia in una latrina per quadrupedi. Raccogliere le deiezioni (sì, sempre, anche in spiaggia), tenerlo al guinzaglio se richiesto, non importunare bagnanti che magari preferirebbero godersi il mare senza una lingua grande come una cotoletta sul piede.

Senza contare che non tutti i cani amano l’acqua. Alcuni ne sono affascinati, altri la considerano un affronto personale. Ecco perché è importante avvicinarli gradualmente al mare, senza forzature, lasciando che familiarizzino con l’idea che l’orizzonte si muove e fa rumore.

Gli esperti – sempre loro, indefessi – raccomandano ombra e acqua fresca. Portarsi dietro una ciotola, una coperta e, se proprio vogliamo esagerare, anche una crema solare per animali, perché sì, esistono. I cani chiari o con il pelo rado possono scottarsi. Anche loro, vittime del solleone. Il consiglio d’oro è evitare le ore centrali, quando la sabbia è incandescente e il sole si comporta come un dio punente. Meglio il mattino presto, quando il mare sembra ancora tutto da scoprire, o il tardo pomeriggio, quando i gabbiani iniziano a rifare i bagagli.

E allora sì, andare in spiaggia col cane può essere un’esperienza meravigliosa. Basta ricordare che non è il nostro prolungamento affettivo, ma un essere vivente con le sue esigenze, le sue paure, il suo modo tutto personale di capire il mondo (e le onde). E poi, diciamolo: c’è qualcosa di poeticamente disarmante nel vedere un cane correre sulla battigia, inseguendo l’acqua che scappa. Come se il mare stesso fosse un gioco da rincorrere per tutta la vita.

Condividi la notizia:
Last modified: Giugno 24, 2025
Close