Lecce – Sensibilizzare i più giovani sui temi della celiachia e dell’intolleranza al glutine è l’obiettivo del progetto “In fuga dal glutine”, che prenderà il via giovedì 30 ottobre presso l’Istituto Comprensivo “Quinto Ennio Battisti” di Lecce. Dalle 10 alle 12, gli studenti delle classi 2A, 3C e 3G incontreranno la dott.ssa Antonella Spedicato, specialista in Nutrizione Clinica e Dietologia e referente del Programma Alimentazione Fuori Casa di AiC Puglia (Associazione Italiana Celiachia), per un confronto aperto e diretto sul tema.
di Nicola De Dominicis
Il progetto nasce da un’idea della docente Aldebara Sciolti, che ha voluto trasformare una riflessione personale in un percorso educativo. «Tutto è iniziato – racconta – da una conversazione con un amico celiaco. Mi sono resa conto di quanta disinformazione esista ancora, anche tra chi vive in prima persona questa condizione». Da questa consapevolezza è scaturito un progetto che unisce educazione alimentare e inclusione sociale, con l’intento di far comprendere ai ragazzi che la celiachia non è solo una questione medica, ma anche una sfida quotidiana di relazione e accettazione.
Durante l’incontro, la dott.ssa Spedicato illustrerà in modo chiaro e accessibile le caratteristiche della celiachia, le differenze rispetto all’intolleranza al glutine e le buone pratiche alimentari da adottare. L’obiettivo è favorire un dialogo costruttivo con gli studenti, stimolandoli a porre domande e a superare stereotipi o pregiudizi legati alla malattia.
Per Sciolti, la scuola rappresenta il luogo ideale per diffondere consapevolezza: «Educare i bambini significa formare adulti più consapevoli, capaci di portare queste conoscenze nelle famiglie, nelle palestre, nei luoghi di socialità». È proprio l’aspetto sociale e relazionale della celiachia, spesso trascurato, ad essere al centro del percorso. Le limitazioni a tavola, infatti, possono diventare fonte di isolamento, soprattutto in età scolastica.
Il progetto, sostenuto da AiC Puglia, proseguirà nei prossimi mesi con nuovi incontri dedicati non solo agli studenti, ma anche ai genitori e agli insegnanti, in un’ottica di rete educativa e comunitaria. Come sottolinea la docente: «Un passo alla volta, possiamo costruire una vera cultura dell’inclusione. La fretta non serve, serve consapevolezza».
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Last modified: Ottobre 29, 2025

