Scritto da 8:22 pm Lecce, Attualità, Top News

Masseria, Max Pezzali e salumi locali: il Salento che resiste (e canta)

Lecce (venerdì, 27 giugno 2025) —. C’è un’Italia che non va in vacanza, ma in masseria. Non quella con il resort a cinque stelle e il percorso benessere, ma quella vera, col cancello arrugginito, i muretti a secco e il profumo di erba tagliata male. Un’Italia che rispolvera le radici, più per testardaggine affettuosa che per nostalgia, e le mette in scena tra un tagliere di formaggi locali e una cover di Max Pezzali.

di Valeria Russo

Succede a San Donaci, provincia di Brindisi, il 28 giugno, quando la Pro Loco locale (categoria nobilissima e sottovalutata, fatta di volontari, cuori grandi e stampanti A4) riapre le porte di Masseria Palazzo per la terza edizione di Destinazione Masseria. Titolo che sa di avventura, ma l’unica mappa richiesta è quella emotiva: ritrovare qualcosa di familiare dove non guardavamo da tempo.

Masseria Palazzo è una vecchia gloria, già sede di un Presepe Vivente che – scommetto – aveva più capre vere che pastori finti. Ora diventa palcoscenico di un evento che mescola cultura, artigianato e musica come si fa con il vino nel bicchiere: senza troppo formalismo, ma con gusto.

Si comincia alle sei, orario perfetto per chi ha voglia di fare il turista a casa propria, e si passeggia tra bancarelle di artigiani e artisti che fanno cose belle con le mani. Nessun NFT, nessuna realtà aumentata: solo ceramiche, stoffe, oggetti che raccontano un pezzo di mondo. Intorno, la luce dorata delle campagne salentine, quella che nemmeno Instagram riesce a replicare.

La colonna sonora parte con un trio acustico (voce, chitarra, batteria: formazione classica da serata d’estate) e prosegue con un momento che, per chi è cresciuto tra il 1993 e il 2002, è quasi sacro: gli 88Max, tribute band degli 883. Non servono presentazioni. Basta dire che se non avete mai cantato “Gli anni” sotto un palco improvvisato in una sagra di paese, forse non siete italiani davvero.

E per chi ha ancora voglia di ballare, arriva pure il DJ set. Nulla di troppo sofisticato, niente Ibiza o techno berlinese: solo musica da stare in piedi con un bicchiere in mano e dire all’amico di sempre: “Ti ricordi quella volta a scuola…?”

Da mangiare ce n’è, e pure da bere. Aperitivi con salumi e formaggi, carne alla griglia, vino della Cantina San Donaci, formaggi del Caseificio Isabella, caffè e dolcetti della Caffetteria del Corso. È la solita meraviglia che, per una sera, sembra ancora gratuita. E in effetti lo è: ingresso libero, come certe felicità che capitano senza bisogno di prenotare.

In un Paese dove ogni tanto sembra che tutto debba essere reinventato, Destinazione Masseria è una piccola resistenza culturale. Non reinventa nulla. Si limita a ricordare. Che c’eravamo, che ci siamo, che forse non siamo così male. E che con un po’ di vino, due note e un tramonto giusto, siamo ancora capaci di essere felici.

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Last modified: Giugno 27, 2025
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