Lecce (martedì, 20 maggio 2025) — Nuove regole più severe per tutelare e valorizzare l’olio extravergine d’oliva salentino. È stato approvato dal Ministero dell’Agricoltura il nuovo disciplinare di produzione dell’olio Dop “Terra d’Otranto”, promosso dalla Camera di Commercio di Lecce e dal Consorzio di tutela, con l’obiettivo di garantire maggiore tracciabilità, qualità e trasparenza lungo tutta la filiera produttiva.
di Valeria Russo
«Questo traguardo rappresenta la fine di un lungo percorso di rilancio per il nostro olio, messo in ginocchio dall’emergenza Xylella», ha dichiarato Giovanni Melcarne, presidente del Consorzio, durante una conferenza stampa alla presenza del presidente camerale Mario Vadrucci e del segretario generale Francesco De Giorgio. Il nuovo disciplinare, definito dal Ministero un esempio virtuoso da seguire a livello nazionale, introduce criteri più stringenti per certificare l’autenticità dell’olio Dop salentino. Oltre all’obbligo di tracciabilità totale, il testo aggiorna anche le specifiche varietali, includendo – per almeno il 60% – oltre alle storiche Cellina di Nardò e Ogliarola, alcune cultivar resistenti al batterio: Leccino, Favolosa (FS17), Lecciana e Leccio del Corno. Il disciplinare delimita la zona di produzione all’intera provincia di Lecce e ad aree delle province di Brindisi e Taranto, abbassando al contempo i limiti chimici relativi ad acidità e numero di perossidi, a tutela della qualità. Novità anche sui tempi: le olive dovranno essere raccolte entro il 15 novembre, anticipando di oltre un mese la scadenza precedente. «Siamo riusciti a rispondere alle esigenze degli olivicoltori che, di fronte alla crisi, non si sono arresi, ma hanno cercato soluzioni concrete. La sperimentazione sulle nuove cultivar è frutto del lavoro sul campo, non di attese passive», ha sottolineato Vadrucci. Il sistema sarà supportato da maggiori controlli a monte, con verifiche sulla quantità stimata prima della raccolta e sull’intera filiera, affidate a un organismo terzo. Il Consorzio punta ora a una denominazione più rappresentativa: “Dop Olio del Salento”, per creare un’identità unica che unisca le tre province. «Serve una visione comune per ottenere un prodotto di eccellenza e rafforzare il legame tra territorio, cultura e agricoltura», ha ribadito Melcarne. Nel frattempo, è stato presentato in giunta il progetto per una nuova Fondazione agricola che fungerà da cabina di regia per sostenere il comparto. «Vogliamo coinvolgere tutti gli attori – enti pubblici, ordini professionali, fondazioni – per costruire una rete solida e collaborativa», ha concluso Vadrucci.
Last modified: Maggio 20, 2025