Lecce (martedì, 20 maggio 2025) — In Salento qualcosa sta cambiando: centinaia di ulivi precedentemente colpiti dalla Xylella fastidiosa stanno mostrando segnali inaspettati di ripresa.
di Valeria Russo
Alcune piante, situate in particolare nei territori di Galatone e Collepasso, sono tornate a produrre olive e olio con caratteristiche qualitative superiori rispetto a quelle tradizionali. A darne notizia è il Parco naturale regionale delle Dune Costiere, che ha documentato il fenomeno durante i sopralluoghi effettuati in occasione del progetto internazionale “SusAgri”, dedicato all’agricoltura sostenibile e alla resilienza climatica. Secondo quanto emerso dalle visite sul campo, organizzate con partner provenienti da Albania e Montenegro, le piante sembrerebbero aver sviluppato una forma spontanea di resistenza al batterio, riacquistando vigore produttivo. “È come se gli ulivi avessero trovato un proprio equilibrio naturale con la malattia”, hanno osservato alcuni degli esperti coinvolti nel progetto. Particolarmente rilevante è stato il contenuto di polifenoli riscontrato nelle analisi chimiche dell’olio prodotto da questi alberi, che ha mostrato valori superiori alla media, offrendo un prodotto più intenso e strutturato rispetto all’olio salentino tradizionalmente più dolce. A confermarlo è Franco Fanizzi, docente dell’Università del Salento, che ha proposto l’apertura di un tavolo scientifico per raccogliere e confrontare i dati delle varie esperienze di gestione della malattia. “Occorre superare la logica dell’allarme continuo – ha dichiarato Michele Lastilla, direttore del Parco Dune Costiere – e puntare su strategie di convivenza attiva con il batterio, come dimostrato dalle buone pratiche adottate nell’azienda agricola Curtimaggi di Grottaglie, dove la produzione è ripresa grazie a trattamenti mirati e tecniche sostenibili”. Un altro esempio virtuoso arriva dall’istituto agrario “Pantanelli” di Ostuni, dove circa 400 ulivi monumentali vengono curati e valorizzati attraverso un programma di formazione dedicato a giovani agricoltori. Il progetto, promosso in collaborazione con la Provincia di Brindisi, mira a fornire strumenti concreti per affrontare le sfide del cambiamento climatico e incentivare un’agricoltura più consapevole e resiliente. In attesa di ulteriori conferme scientifiche, il fenomeno osservato nel cuore del Salento apre uno spiraglio di speranza per un territorio profondamente segnato dall’epidemia della Xylella, rilanciando il dibattito sulla possibilità di una rigenerazione naturale e sostenibile dell’olivicoltura pugliese.
Last modified: Maggio 20, 2025