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Gallipoli, pescatore di frodo sorpreso con 200 ricci: multa da 2mila euro e sequestro

Gallipoli (lunedì, 6 ottobre 2025) — La vigilanza sul mare non conosce pause e la Guardia di Finanza di Gallipoli torna a colpire duramente la pesca illegale. Nell’ambito di un’operazione mirata, i militari della Sezione Operativa Navale hanno sorpreso un pescatore di frodo mentre raccoglieva ricci di mare in maniera abusiva lungo la costa di Torre Inserraglio, nel territorio di Nardò. L’azione, condotta con il supporto di una vedetta e di una pattuglia a terra, ha confermato ancora una volta l’impegno costante delle Fiamme Gialle per la tutela dell’ambiente marino e il contrasto alle pratiche che ne minacciano l’equilibrio.

di Nicola De Dominicis

Il blitz si è concluso con il sequestro di circa 200 esemplari di Paracentrotus lividus, specie particolarmente fragile e soggetta a severe tutele normative. La Legge Regionale n. 6/2023 ne vieta infatti la raccolta, la detenzione e la commercializzazione, con l’obiettivo di favorirne il ripopolamento e garantire la biodiversità dei fondali salentini. Nonostante il divieto, la richiesta di ricci resta elevata, alimentando una rete di catture illegali che mette a rischio non solo l’ecosistema ma anche la sopravvivenza della specie.

Per l’uomo colto in flagranza è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, accompagnata dalla confisca delle attrezzature impiegate durante l’immersione, tra cui bombola ed erogatore. I ricci sequestrati, ancora vivi, sono stati restituiti immediatamente al loro habitat naturale, riducendo al minimo i danni e restituendo al mare un patrimonio che rischiava di andare perduto.

Questo episodio, oltre a rappresentare un risultato concreto dell’attività di controllo, evidenzia l’importanza della lotta alla pesca di frodo, fenomeno che spesso trova terreno fertile nelle aree più battute dal turismo. Le conseguenze non sono solo ambientali: la sottrazione di grandi quantità di ricci danneggia l’economia legale della pesca e altera profondamente gli equilibri del mare.

La Guardia di Finanza ribadisce così il proprio ruolo di presidio costante, non solo contro i reati economici ma anche nella difesa di un bene comune come il mare. La restituzione dei ricci al loro ambiente rappresenta il simbolo di un impegno che guarda al futuro, perché tutelare oggi significa garantire domani un ecosistema integro e risorse disponibili anche per le nuove generazioni.

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Last modified: Ottobre 6, 2025
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