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Puglia verso l’introduzione del “Daspo cinofilo”: proposta inviata alla Regione per tutelare gli animali da maltrattamenti

Lecce (venerdì, 23 maggio 2025) —  Il 21 maggio scorso, il coordinatore delle Guardie Zoofile Agriambiente Lecce e delegato regionale di Agriambiente ETS, Antonio Russo, ha presentato alla Regione Puglia una proposta concreta per l’introduzione del Daspo cinofilo, sulla scia di quanto già avviato in Piemonte.

di Valeria Russo

L’obiettivo è quello di estendere anche al territorio pugliese un sistema di inibizione all’adozione per chi ha precedenti legati a maltrattamenti su animali. L’idea, già operativa in Piemonte, prevede la creazione di una blacklist nazionale dei maltrattatori di animali, accessibile agli operatori autorizzati attraverso il SINAC (Sistema Informativo Nazionale dell’Anagrafe Canina). Una svolta che, come spiega Russo, “colpisce finalmente la responsabilità umana”, dando uno strumento concreto per interrompere la catena di violenze che troppo spesso si perpetua ai danni degli animali.

Come funziona il Daspo cinofilo

Il nuovo sistema consente agli addetti ai lavori – tra cui forze dell’ordine, veterinari, enti di controllo e allevatori – di verificare in tempo reale se una persona ha segnalazioni o sanzioni per maltrattamenti, aggressioni, o provvedimenti di confisca relativi alla detenzione di animali. Basterà inserire il codice fiscale del richiedente per avere accesso a una schermata con tutte le informazioni utili ad accertarne l’idoneità all’adozione. Una misura già prevista sulla carta dalla legge 281 del 1991, che vieta a chi ha ricevuto condanne per maltrattamenti di detenere altri animali, ma che finora non era supportata da un sistema informatico unificato e consultabile a livello nazionale.

Il Piemonte apripista di un possibile modello nazionale

È Nichelino, comune in provincia di Torino, a fare da capofila per questa rivoluzione. Il 19 maggio, durante un tavolo tecnico organizzato in Regione Piemonte, è stato definito il protocollo operativo per il funzionamento della blacklist. Presente l’assessore ai Diritti degli animali della città e il responsabile omonimo per la Regione. Grazie alla recente introduzione dell’Anagrafe Canina Nazionale, è stato possibile superare le difficoltà legate ai sistemi regionali frammentati e privi di comunicazione reciproca. Ora, chi è riconosciuto come maltrattatore non potrà più adottare animali, né da canili pubblici né da allevamenti certificati.

Una proposta per la Puglia: prevenzione e civiltà

Antonio Russo auspica che la Puglia possa seguire l’esempio del Piemonte, divenendo una delle prime regioni del Sud a dotarsi di questo importante strumento: “Mi trovo ogni giorno a fronteggiare situazioni che riflettono una profonda mancanza di cultura cinofila. Serviva una risposta concreta per tutelare chi non ha voce: gli animali. Il Daspo cinofilo rappresenta finalmente un passo avanti reale e verificabile.” Secondo Russo, si tratta di una rivoluzione nel campo del benessere animale, capace di trasformare un’idea in un sistema funzionale, trasparente e consultabile. Uno strumento che, se adottato anche a livello nazionale, permetterebbe un controllo più rigoroso sulle adozioni, evitando che persone già segnalate possano tornare in possesso di animali. Nel frattempo, mentre in alcune zone d’Italia si discute ancora su liste nere per razze ritenute “pericolose”, il Piemonte apre la strada a una nuova visione: colpire chi fa del male, non chi ha quattro zampe. E la Puglia potrebbe essere tra le prossime a imboccare questa direzione.

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Last modified: Maggio 23, 2025
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