Tricase, Lecce (giovedì, 9 ottobre 2025) –– Un affare apparentemente conveniente, un’auto di lusso proposta online a prezzo ribassato, si è trasformato in una truffa da oltre ottomila euro. È quanto accaduto a un acquirente salentino che, convinto di aver trovato un’occasione imperdibile, ha versato un acconto consistente prima che i venditori sparissero nel nulla.
di Nicola De Dominicis
Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza di Tricase, dietro la truffa si nascondeva una giovane coppia, lui campano e lei rumena, che aveva pubblicato l’annuncio su una nota piattaforma di compravendita online. Con messaggi convincenti e documenti falsificati, i due sono riusciti a guadagnarsi la fiducia della vittima, ottenendo così un bonifico di oltre ottomila euro su un conto a loro intestato. Dopo l’accredito, però, i truffatori sono scomparsi, rendendosi irreperibili. Le indagini, avviate grazie alla denuncia dell’acquirente, hanno consentito alle Fiamme Gialle di risalire alla coppia tramite accertamenti bancari e digitali, portando alla loro denuncia per truffa aggravata dall’uso di strumenti telematici.
Questo episodio si inserisce in un fenomeno purtroppo in crescita: le truffe online legate alla compravendita di beni di valore. Negli ultimi anni, con l’aumento delle transazioni digitali, i malintenzionati si sono perfezionati nell’uso di tecniche sempre più sofisticate per simulare offerte credibili e piattaforme autentiche.
Per difendersi da questi raggiri, è fondamentale adottare alcune strategie di sicurezza finanziaria. Prima di tutto, è bene verificare l’identità del venditore e diffidare di chi propone affari troppo vantaggiosi o insiste per pagamenti immediati. Le autorità consigliano di usare sistemi di pagamento tracciabili e protetti, come PayPal o piattaforme che offrono la funzione di “pagamento sicuro”, evitando bonifici diretti o ricariche su carte prepagate. Importante anche controllare recensioni, feedback e storico dell’account del venditore, e utilizzare siti ufficiali con protocolli HTTPS.
Esistono inoltre servizi di verifica antifrode – consultabili online – che permettono di controllare IBAN sospetti o numeri di telefono associati a truffe segnalate. In caso di dubbio, rivolgersi subito a Polizia Postale o Guardia di Finanza può evitare conseguenze peggiori.
L’episodio di Tricase, oltre al danno economico, conferma l’urgenza di una maggiore educazione digitale e consapevolezza nell’uso degli strumenti online.
Immagine libera di repertorio da Pixabay.com
Last modified: Ottobre 9, 2025

